Roberto  Antoni
Roberto Antoni (alias Astro Vitelli/Beppe Starnazza) è nato il 16/04/1954 (Ariete con ascendente Scorpione) a Bologna, dove si è laureato, discutendo una tesi sui Beatles con lo scrittore e docente Gianni Celati, al D.A.M.S. c/o Lettere e Filosofia.

Nel 1977 ha fondato il gruppo rock degli “Skiantos” inventando il Genere Demenziale (sintesi di poesia surreale, cretinerie, improvvisazioni, paradossi, *w£??°°+§&**!òòww, assurdità e colpi di genio) e realizzando finora (2009) diciassette (17) Long - Playing insieme ad un numero imprecisato di concerti per tutta Italia, isole comprese.

Ha dato vita a numerosi esperimenti musicali, vedi “Beppe Starnazza e i Vortici” per la CBS, I “Ruvidi del Liscio”, gli “Avanzi di Balera”, i “Pollok” (gruppo sperimentale di performance musico - pittorica) e molti altri, anche collaborando con diverse etichette discografiche. In quest’ambito egli ha cambiato vari pseudonimi, sviluppando percorsi, tendenze artistiche e culturali differenti, ma omogenee per stile e poetica.

E’ stato definito “Il Robespierre del Rock italiano”, quindi: “(...) una delle menti più vivaci, creative e provocatorie dell’underground contemporaneo!”.

Nel 1982 ha collaborato con gli attori del “Gran Pavese Varietà” e sperimentato se stesso nei panni del cabarettista - intrattenitore, approfondendo così il discorso sul “comico”, quale forma di spettacolo e modus vivendi.

Nel ‘91 Antoni raccoglie poesie, aforismi, riflessioni e appunti vari in alcune antologie del suo pensiero, pubblicate dall’Editore Feltrinelli di Milano, che già dieci anni prima aveva dato alle stampe il volume “STAGIONI DEL ROCK DEMENZIALE”. Risale a questo periodo il riconoscimento di “più grande poeta del suo condominio” che Antoni ha ampiamente meritato... Anche collaboratore di molti giornali, rotocalchi e riviste. Autore di programmi radio - televisivi; sceneggiatore e paroliere.

Nel 2003 da inizio al sodalizio artistico con Alessandra Mostacci (in arte Mostachova) con la quale realizza 2 CD come IRONIKONTEMPORANEO, nei quali prova a trattare la musica contemporanea con ironia.